Tempo di Libri


Racconti tra cui perdersi, personaggi dai quali farsi guidare, suggestioni su cui riflettere e un’idea forte di cultura divertente e festosa: da giovedì 8 a lunedì 12 marzo presso Fieramilanocity è stato “Tempo di Libri”. La Fiera Internazionale dell’Editoria ha guidato i suoi visitatori attraverso cinque sentieri tematici, uno per ogni giornata: donne, ribellione, Milano, libri e immagine, mondo digitale. Alcuni studenti del “Caterina da Siena” hanno potuto partecipare a percorsi d’autore, strisce quotidiane, letture, appuntamenti, intrecciando diversi linguaggi o discipline e mescolando musica, cinema, fumetti, teatro, mostre.

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Che libro che fa…

di Ludovico Albertini 4° BG

 

Quante volte ci capita di fare le cose male o in fretta per mancanza di tempo? Quante volte, invece, sprechiamo tutto il nostro tempo per delle frivolezze? È questo il problema: nessuno, o quasi, ha più tempo per la lettura, ma soprattutto per i libri. Le parole scritte, quando vengono “incise” su un pezzo di carta non devono essere destinate a morire, ma a vivere, prendere il largo, viaggiare nei cuori dei lettori. Per favorire queste opportunità, che consentono una vera capacità critica e una reale possibilità di diventare cittadini del mondo, è nato “Tempo di Libri”, appuntamento internazionale dell’editoria, presso Fieramilanocity padiglioni tre e quattro, dall’8 al 12 marzo.

Per noi ragazzi è stato possibile viaggiare verso regni fantastici e ambientazioni distopiche, conoscere altre culture, addentrarsi nella magia della lettura, scoprire come difendersi dalle fake news e come affrontare i bulli, riflettere sui rapporti umani e rivivere alcuni grandi avvenimenti della Storia, da quella classica a quella moderna. La mia classe, IV BG, ha avuto la fortuna di conoscere, nell’area della Rai, Mauro Canali, ex professore ordinario di Storia contemporanea presso l’Università di Camerino (Mc), il giornalista Paolo Mieli e di aggiornarsi sulla piattaforma “Rai play”.

Tra incontri con autori, riflessioni sul digitale, letture e laboratori, gli organizzatori hanno cercato di parlare a un pubblico vasto, perché gli argomenti sono stati numerosi: non solo cultura e letteratura, ma anche politica, società ed economia. Forse, è pure per questo che l’evento si chiama “Tempo di Libri”: per “fare” i libri e per leggerli ci vuole tempo e ognuno, lì, può inventare il proprio.

 

 

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