Giornalista per una notte

Lo studente Matteo Fierro della IV BG ha potuto assistere all'incontro Milan-Bologna, dello scorso 10 dicembre, dalla tribuna stampa, un'esperienza che gli ha fatto comprendere da vicino il lavoro del commentatore sportivo.
di Matteo Fierro
Dai desideri ai fatti. Il 10 dicembre scorsosono ritornato allo stadio, dopo otto anni, e in tribuna stampa. Merito della testata "School Magazine" e dell'Associazione calcio Milan. Le emozioni che ho provatosono state molte, nonostante il freddo polare!
La neve, però, ha portato fortuna a Gennaro Gattuso, che ha trovato la sua prima vittoria sulla panchina milanista grazie a un gol per tempo del suo numero 5 Bonaventura e a una prova della squadra ricca di determinatezza e carattere. Inutile il pareggio di Verdi, per il Bologna, arrivato a metà primo tempo.
Se sugli spalti lo spettacolo non è mancato, non ho distolto un momento lo sguardo e la mia attenzione dal campo. Mentre vedevo i giocatori correre e i tifosi incitare con cori e urla ogni azione, sono ritornato un bambino di dieci anni, che andava con il papà allo stadio per la partita, che esultava,fino a perdere la voce,ad ogni tiro, che sentiva quasi di giocarla lui quella gara.La grinta e le emozioni che provavoerano vere, come quelle di tanti giornalisti che commentavano l'incontro accanto a me.Anche loro, forse, sono stati dei bambinifelici, anche loro avranno avuto gli occhi pieni di lacrime, almeno una volta,portandole braccia al cielo e urlando "Forza ragazzi!'' con tutto il fiatoin corpo.
Dopo il triplice fischio dell'arbitro, nuovo batticuore! Ho potuto avvicinare i calciatori nella mix zone, vedere come si realizzano le interviste e chiedere qualche autografo. Tutti i padroni di casa erano contenti per i tre punti, un successo sofferto, ma importante per il morale.
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